Il CBD per animali e la cura delle patologie
Il CBD, o cannabidiolo, non è utile soltanto per gli umani: è infatti raccomandato anche per gli animali domestici, sui quali può avere una serie di effetti positivi.
Questo componente ottenuto dalle piante di canapa è in grado di riequilibrare e regolarizzare le funzioni dell’organismo, non è psicoattivo (a differenza del THC) ed è somministrabile sotto forma di olio. Ne traggono vari benefici i cani e i gatti che soffrono di ansia, di malattie come la pancreatite e l’epilessia, oppure di dolore cronico.
Sono stati condotti diversi studi sull’utilizzo del CBD per animali, che hanno confermato appieno l’efficacia di questo metodo. In generale la sostanza è adatta a tutti i mammiferi, non solo a quelli che abbiamo appena nominato: pensa che alcuni la adoperano anche per i cavalli, per supportarli da un punto di vista sia fisico sia psicologico.
Ti spieghiamo quali sono le principali circostanze in cui è consigliabile ricorrere al cannabidiolo, e quali importanti accorgimenti sono legati al dosaggio. Nel complesso questo estratto fa bene tanto ai nostri amici a quattro zampe quanto al nostro rapporto con loro, dato che ci aiuta a creare un contesto più sereno e a provvedere alla loro salute.
Come già accennato, vi sono numerose patologie i cui sintomi possono essere alleviati grazie al CBD.
Molti cani – soprattutto con l’avanzare dell’età – tendono a essere soggetti ad artrite. Ce ne accorgiamo quando i loro movimenti diventano più lenti e faticosi, e questa problematica si unisce a spie rivelatrici come l’apatia e la mancanza di appetito.
Il cannabidiolo è un ottimo palliativo per il dolore, poiché rilassa i muscoli e ha un esito calmante. Per lo stesso motivo gli esperti lo prescrivono per i trattamenti contro il cancro, i quali risultano decisamente più sopportabili (senza dimenticare che il CBD sembra ostacolare lo sviluppo delle cellule tumorali).
In aggiunta, tale soluzione è indicata per combattere la nausea ed è eccellente per il benessere dell’apparato digerente. È una preziosa alleata dei gatti, dei cani e dei cavalli che hanno disturbi di stomaco o connessi alle infiammazioni intestinali.
Altre situazioni in cui si suggerisce il CBD per animali sono le seguenti:
- le malattie autoimmuni come il Lupus eritematoso;
- la pancreatite;
- l’epilessia;
- il diabete.
Ad esempio circa il 4-5% dei cuccioli di cane potrebbe andare incontro a convulsioni, a causa di condizioni non immediatamente evidenti che interessano il fegato e i reni. Stando alle ultime ricerche, il cannabidiolo riduce la frequenza delle crisi ed è capace di prevenirne la neurotossicità.
L’ansia nei cani e nei gatti
Un discorso a parte va fatto per l’ansia. Non tutti lo sanno, ma anche i gatti e i cani possono soffrire per lo stress: quando si trovano improvvisamente in un ambiente differente, quando in casa arriva un bambino o un altro animale, quando bisogna affrontare un lungo viaggio e così via.
Le proprietà del CBD consentono di contrastare il nervosismo e di favorire la tranquillità psichica dei nostri fedeli compagni. Il meccanismo è lo stesso che si verifica negli esseri umani: questa sostanza interagisce con il sistema endocannabinoide, aumentando la produzione della serotonina (il cosiddetto “ormone del buonumore”).
Andando più nello specifico, il cannabidiolo entra in contatto con i recettori CB1 e CB2 del cervello. Si stabilisce tra i vari elementi una vera e propria comunicazione, che ha come conseguenza un piacevole rilassamento mentale; in alcuni casi si affievoliscono persino i comportamenti ossessivo-compulsivi, che a volte colgono gli animali domestici stressati.
Benefici generali del CBD
Occorre precisare che il CBD per animali fa bene in generale, non solo in presenza di determinate patologie.
Questo estratto di Cannabis sativa è complice del sistema immunitario, delle funzioni neurologiche e dell’agilità dei movimenti, ragion per cui è spesso raccomandato per cani e gatti anziani. È in grado di migliorare la digestione e, nel complesso, il tenore di vita dei nostri amici a quattro zampe.
Il cannabidiolo è fonte di comfort sotto l’aspetto fisico e psicologico. Attenua i sintomi dell’età, accelera la guarigione di eventuali ferite o graffi ed è addirittura considerato, da alcuni, un valido metodo contro i noduli di grasso.
Qualche suggerimento per il dosaggio
Partiamo dal presupposto che, prima di procedere, è sempre preferibile rivolgersi al veterinario di fiducia per chiedere un suo parere. Tuttavia, in linea di massima il numero di gocce di olio di canapa oscilla in base al peso dell’animale: un cane grande, per esempio, avrà bisogno di una quantità maggiore rispetto a uno di taglia piccola.
Un altro accorgimento: meglio iniziare con un dosaggio basso e accrescerlo poi gradualmente. Potrai così studiare gli effetti del CBD per animali e valutare se continuare o meno. In circostanze normali è sufficiente una somministrazione al giorno, mentre per le malattie più gravi potrebbero servirne due o tre quotidiane.
CBD e THC
Attenzione: il THC non svolge assolutamente un’azione analoga a quella del CBD! Gli animali domestici, quindi, non devono assumere il tetracannabidiolo.